Il Borgo

Ad una cinquantina di chilometri da Roma sorge Castel San Pietro Romano.
Pittoresco villaggio di antiche origini, è situato sull’antica acropoli di Praeneste a oltre settecento metri d’altezza (il panorama che offre, dai Monti Prenestini al Colli Albani gli ha dato l’appellativo di “Un balcone sulla Provincia di Roma”).

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Il borgo è suggestivo e sembra quasi incantato, come se si fosse cristallizzato nel tempo.
Le sue origini sono remotissime: fin dal Paleolitico superiore, una tribù di aborigeni viveva su questo monte;  quando la pianura sottostante fu bonificata, essi scesero e fondarono un altro villaggio che divenne poi la città di Praeneste. Il centro storico di Castel San Pietro Romano occupa esattamente il sito dell’arce dell’antica città di Praeneste, odierna Palestrina. Il paesino, deve il suo nome all’Apostolo Pietro che, secondo la leggenda, salì su questo monte per predicare il cristianesimo in contrapposizione al culto della Dea Fortuna Primigenia venerata nel sottostante santuario pagano. Secondo la tradizione locale fu lo stesso Costantino, primo imperatore cristiano, a denominarlo “Castrum Sancti Petri”.

IL BORGO COME SCENOGRAFIA DI FILM

Intorno agli anni Cinquanta Castel San Pietro Romano era “il paese più scassato d’Italia”!
Così lo definì il suo sindaco, il famoso fotoreporter (primo in Italia) Adolfo Porry-Pastorel.
Parlando con il suo amico Vittorio De Sica, questi gli disse: “Abbiamo percorso l’Abruzzo in lungo e in largo e non siamo riusciti a trovare un paese scassato, ma scassato assai per poterci girare un film”.
Allora Porry quasi urlò: “Io sono il sindaco del più scassato paese italiano!”
Ecco che Castel San Pietro Romano divenne Sagliena, il paese delle rocambolesche vicende amorose del maresciallo (Vittorio de Sica) e la bersagliera (Gina Lollobrigida) in “Pane, amore e fantasia”.
Poi vennero:
–       Pane amore e gelosia
–       Il federale
–       I due marescialli
–       Tuppe Tuppe Marescià

In giro per le vie e le piazzette del paese sono presenti targhe e ricordi di tali film e scenografie.
Il paese, nonostante il tempo passi inesorabilmente, resta immutato nel tempo così come impresso nelle pellicole cinematografiche.